ALTA TUSCIA VITERBESE

Tra millenni di storia e un territorio da favola

ALTA TUSCIA VITERBESE
Cultura
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Trekking

PRESENTAZIONE DEL VIAGGIO

La Tuscia ha una storia millenaria, luogo di incontro di popolazioni diverse fin dal periodo preistorico, nel punto in cui si toccano Umbria, Lazio e Toscana. Terra ricca di testimonianze etrusche, popolata da splendidi borghi medievali e antiche rocche, ville rinascimentali che lasciano senza parole per la ricchezza dei tesori che in esse si conservano. La bellezza delle testimonianze antropiche si fonde con la straordinarietà del suo paesaggio caratterizzato da boschi secolari, laghi di origine vulcanica, profonde valli scavate da sinuosi torrenti. Qui le tradizioni sono ancora forti e vive, fatte di intensi sapori e di inconfondibili profumi, racconti popolari e semplici.

IL NOSTRO VIAGGIO

COME: viaggio di gruppo con guida Four Seasons (min. 4 max. 18 partecipanti)

COSA FACCIAMO: escursioni a piedi; visite guidate nei centri storici, monumenti e musei della zona; enogastronomia locale.
Dettagli sulla scala di difficoltà sono riportati sul ns. catalogo, sul ns. sito o cliccando QUI

DOVE DORMIAMO: Hotel a Torre Alfina.

PASTI INCLUSI: pensione completa (pranzi al sacco), dal pranzo del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo; pranzo degustazione dell’ultimo giorno in trattoria locale.
PASTI NON INCLUSI: nessuno.

TRASPORTI LOCALI: mezzi propri, per coloro che arrivano in treno, possibilità di usufruire del trasporto con minivan o auto condotto dalla guida.

COME SI RAGGIUNGE

Mezzi propri o treno con arrivo alla stazione ferroviaria di Orvieto (TR)

Scheda dettagliata del viaggio

Programma

Giorno 1
IL BOSCO DELLE FIABE E IL CASTELLO DI TORRE ALFINA

Il borgo di Torre Alfina (frazione di Acquapendente), a 600 metri di altezza, in cima ad un antico vulcano spento a dominio della valle del fiume Paglia e dell'altopiano omonimo, è un piccolo gioiello di natura, storia e tranquillità. Non è un caso che sia da tempo entrato a far parte dell'esclusivo club dei "Borghi più belli d'Italia". Qui una natura benigna e la storia dell'uomo hanno collaborato per offrire una quantità di diversi elementi attrattivi, paesaggistici, ambientali, culturali. Con lo scenario verde circostante delle foreste della Riserva di Monte Rufeno, un bosco monumentale a pochi passi e una campagna vicina dove i ritmi sembrano essere rimasti quelli di una volta ogni visitatore è deliziato e non vorrebbe partire più. La proposta di oggi è un'immersione totale nel bosco dei patriarchi verdi colorato d’autunno, una passeggiata all’Oasi di S. Antonio affacciata sulla valle del fiume Paglia e la visita al castello, interamente ristrutturato alla fine dell’800 dalla famiglia Cahen.

Il magico "Bosco del Sasseto" è un'autentica foresta delle fiabe composta da centinaia di alberi monumentali delle specie più varie (dal leccio al carpino, dal faggio al tiglio, dall'agrifoglio al castagno, dal frassino al ciliegio), collocati in uno scenario insolito di versante tappezzato da miriadi di massi lavici grandi e piccoli ricoperti a loro volta di muschi e felci. Ne percorreremo i tracciati principali, pensati e disegnati circa 130 anni fa dal suo proprietario del tempo (marchese Edoardo Cahen) in uno sforzo, insolito per l'epoca, di connubio fra voglia di godere della dimensione estetica della natura e necessità di conservarne il valore. Sarà un'immersione totale in una dimensione diversa arricchita dai colori e dagli odori dell'autunno. Prima di uscire allo scoperto, anche il Sasseto... come ogni bosco delle fiabe che si rispetti, avrà in serbo per noi una sorpresa finale. Usciti dal bosco con pochi minuti a piedi ci affacceremo sui panorami della valle del Paglia dal balcone naturale della piccola “oasi” di S. Antonio, inclusa nella Riserva Naturale Monte Rufeno, per poi dedicarci alla visita del locale castello alla scoperta dei suoi tesori e a quattro passi serali nel silenzioso borgo.
Cena e pernottamento.

Giorno 2
IL BORGO DI CIVITA SOSPESO SUI CALANCHI

Una passeggiata bellissima e sensazionale che entra nel cuore di paesaggi da favola, apparentemente scolpiti da mani artistiche e fantasiose, paesaggi resi “viventi” dal continuo movimento di un substrato argilloso drammaticamente predisposto al dissesto che, insieme al piccolo borgo di Civita abbarbicato su uno sperone di tufo, sono stati candidati dalla Regione Lazio a diventare patrimonio UNESCO.
L'escursione proposta è un semianello, con partenza da Lubriano, passaggio per i calanchi e il borgo di Civita e arrivo a Bagnoregio. Dal belvedere di Lubriano si riesce a godere una vista longitudinale molto insolita di Civita, da cui si capisce ancora meglio la natura dei dissesti e delle frane che minacciano l'esistenza di questo gioiellino, definito ormai da tempo il "paese che muore". Scendendo su un ripido e bellissimo sentiero, in poco tempo saremo nella valle fra i due villaggi, a contatto con pareti basaltiche e ricche sorgenti d'acqua. Un facile guado ci porterà a risalire il pendio sotto la rupe di Civita fino ad un castagneto secolare. Da qui inizia il tratto più entusiasmante che conduce nel cuore dei calanchi. Frane, scivolamenti, colamenti, erosione diffusa ed areale... sarà un viaggio silenzioso nelle mille forme che gli agenti atmosferici possono scolpire sulla nuda terra argillosa. Fino ad arrestarci con stupore al cospetto di arditi pinnacoli o incredibili muraglioni naturali, in una valle ormai lasciata alla natura selvaggia ma che fino a pochi decenni fa era abitata e coltivata da decine di famiglie contadine. Si risale a Civita ripassando per il castagneto e attraversando l'inaspettata galleria del "Bucaione" scavata nel tufo.
Il paese antico è delizioso e lo esploreremo in ogni suo angolo, cercando anche di capire quali misure siano finora state adottate per arrestare l'inesorabile procedere dei dissesti. L'uscita dalla porta principale e il passaggio sul famoso ponte passerella sospeso nel vuoto ci porteranno prima alla frazioncina di Mercatello e poi a Bagnoregio, che attraverseremo in tutta la sua lunghezza fino al parcheggio dove avremo lasciato una parte delle auto.
Nel tardo pomeriggio rientro in hotel, cena e pernottamento.

Giorno 3
DA BOLSENA A ORVIETO, IL CAMMINO DEL MIRACOLO (doppia guida!)

Un'entusiasmante escursione di attraversamento condotta a due voci (da un geologo e un’archeologa) lungo un tracciato antichissimo che collega due cittadine fittamente legate fra loro da vicende storiche e, in parte, anche leggendarie. In un territorio inizialmente permeato dallo spirito spontaneo e naturale del popolo Etrusco di cui molte vestigia sono ancora visibili, successivamente dall'intensa spiritualità medievale. Attraverso paesaggi mozzafiato e ambienti di rara bellezza e isolamento. Con segni tangibili del percorso che, da Bolsena a Orvieto, portò nel 1263 una delegazione di chierici al cospetto del Papa per raccontare e documentare un miracolo appena avvenuto nella chiesa bolsenese di Santa Cristina... Tutto ciò porterà, pochi mesi più tardi, alla proclamazione, dai palazzi papali di Orvieto, delle festività del Corpus Domini in tutto il mondo cristiano.
Dopo aver fatto quattro passi nel centro di Bolsena e visitato la basilica di Santa Cristina inizieremo la salita verso lo spartiacque che separa il bacino del grande lago dalla valle del Paglia. Qui avremo la possibilità di solcare tracciati storici e camminare addirittura su diversi tratti di basolato romano dell’antica Via Traiana. Nel seguito, sarà una gioia per lo spirito e il corpo attraversare sconfinati paesaggi silenziosi solcati dal vento, rimasti immutati da secoli e secoli, fino a giungere in vista della rupe più famosa d’Italia.

A Orvieto non potremo mancare il magnifico Duomo, la cui facciata esprime i simboli di miriadi di storie sacre. Ma avremo anche la possibilità di scoprire il dedalo di affascinanti cavità scavate nel tufo della rupe e di sostarci dentro per un insolito aperitivo a base di prodotti locali.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Giorno 4
LE MERAVIGLIE DI BOMARZO E I LUOGHI DI PASOLINI

L'escursione di oggi ci permetterà di compiere un viaggio fra gli orli di rupi, i massi crollati e le forre del plateau ignimbritico dell'antico vulcano Cimino. La roccia caratteristica del luogo è chiamata "peperino" per la presenza di piccoli minerali scuri ricchi di ferro e magnesio e deriva da eruzioni vulcaniche esplosive di circa 1 milione di anni fa che hanno generato una coltre piroclastica di oltre 30 metri di spessore. Immersi nella splendida vegetazione della zona, ammireremo la cosiddetta "Piramide etrusca", un grande monolite in peperino, distaccatosi in epoca molto remota dalla rupe che costeggia la vallata tra Bomarzo e Chia. Nel corso dei secoli questo masso, dall'aspetto vagamente somigliante ad una piramide, ha subìto varie modifiche antropiche finalizzate, in via ipotetica, ad un suo uso a fini cultuali. Camminando in un paesaggio plasmato dalla Natura e poi in parte trasformato dall'Uomo, scenderemo verso il torrente per arrivare presso il Fosso Castello e le splendide Cascatelle, luogo reso celebre nel 1965 da Pier Paolo Pasolini che vi girò alcune scene del suo film "Il Vangelo secondo Matteo". L'amore del grande intellettuale italiano per questo luogo determinò la sua scelta di acquistare una torre medievale (la Torre di Chia), parte di un complesso conservatosi solo in minima parte.

Nel pomeriggio visiteremo un luogo sorprendente, una scena teatrale a cielo aperto che stupisce e incalza lo spettatore: il Sacro Bosco di Bomarzo. Ideato da Pier Francesco Orsini, detto Vicino (1523-1585), figlio di Gian Corrado Orsini, Signore di Bomarzo, il “SACRO BOSCHO CHE SOL SE STESSO ET NULL ALTRO SOMIGLIA” spinge il visitatore verso un percorso iniziatico, interiore, carico di significati simbolici, filosofici e letterari. Le sculture – animali mostruosi, sfingi, sirene, divinità egizie, greche e romane – prendono vita da mastodontici blocchi di peperino e ci accompagneranno nella scoperta di “un’invenzione estetica unica”, come definì il Sacro Bosco il grande artista Salvator Dalì.
Nel tardo pomeriggio rientro in hotel, cena e pernottamento.

Giorno 5
CAPRAROLA: IL PALAZZO CHE CELEBRA LA GLORIA DEI FARNESE

A Caprarola, piccolo paesino della Tuscia viterbese, esiste un gioiello incredibile, commissionato da una delle famiglie più famose e importanti della nostra storia: i Farnese. Il Palazzo, che appare come un Olimpo raggiungibile da un’unica via di accesso, fu inizialmente concepito come una grande rocca di forma pentagonale, circondata da un profondo fossato, dal famoso architetto Antonio da Sangallo il Giovane per incarico del Cardinale Alessandro Farnese, divenuto poi papa Paolo III nel 1534. Le cinque facciate dell’edificio sono caratterizzate dalla presenza di grandi bastioni angolari, uno per ogni angolo, tranne in corrispondenza della punta, dove venne realizzato un torrione. Il cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III, riprese i lavori nella seconda metà del Cinquecento, affidando il progetto al Vignola: nacque così uno dei più grandiosi esempi del manierismo e della cultura tardo – cinquecentesca.

L’edificio si sviluppa su cinque piani, per un’altezza complessiva di oltre 30 metri: al suo interno si conserva una meravigliosa decorazione costituita da stucchi e affreschi, basata sulla celebrazione storico – dinastica della famiglia Farnese. I temi, mitologici o incentrati sulla storia sacra, furono suggeriti dai grandi eruditi e letterati del tempo, come Annibal Caro, Fulvio Orsini e Onofrio Panvinio: splendidi artefici di queste pitture furono alcuni degli artisti più famosi del tempo, come i fratelli Taddeo e Federico Zuccari, Raffaellino da Reggio e Antonio Tempesti.
Dopo la visita, in tarda mattinata, ci sposteremo in una trattoria locale per degustare le prelibatezze locali e salutare così degnamente la Tuscia, una terra splendida ricca di Bellezze artistiche e naturalistiche!

Nel tardo pomeriggio rientro alla propria città di provenienza.

SERVIZI INCLUSI, SUPPLEMENTO SINGOLA ED EVENTUALI SPESE EXTRA

QUOTE BASE IN CAMERA DOPPIA: matrimoniale o doppia condivisa, con altri partecipanti dello stesso sesso. Vedi anche note sulla scheda viaggio.

SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA: € 100,00 - Sempre su richiesta e a disponibilità limitata.

LA QUOTA COMPRENDE: pernottamento in hotel, in camere doppie con servizi privati; tasse di soggiorno; pensione completa (pranzi al sacco) dal pranzo del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo; pranzo/degustazione dell’ultimo giorno in trattoria locale; aperitivo ad Orvieto; ingresso al Bosco del Sasseto di Tore Alfuna; ingresso al Palazzo Farnese di Caprarola; ingresso al Bosco Sacro di Bomarzo; ingresso alla Cascatella di Chia; ingresso a Civita di Bagnoregio: assistenza di Guida Turistica storica e archeologa abilitata e Guida Ambientale Escursionistica per l’intera durata del viaggio.

LA QUOTA NON COMPRENDE: spese di apertura pratica; eventuale forfait trasporti (per coloro che arrivano in treno); le bevande; mance ed extra di carattere personale; quanto non contemplato nella voce "La quota comprende".

ALTRE SPESE NON INCLUSE: eventuali ingressi facoltativi, non menzionati ne “La quota comprende”.

SPESE DI APERTURA PRATICA: € 10,00 obbligatorie, per persona. Comprendono l’assicurazione medico-bagaglio; sono utilizzate anche per finanziare progetti di compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla partecipazione ai viaggi.
 

INFORMAZIONI GENERALI E ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO

NOTE: la quota è basata sulla sistemazione in doppia. Con le recenti disposizioni, l’abbinamento in doppia è previsto solamente fra persone che lo scelgono, si conoscono o che comunque manifestino la loro intenzione di condividere la stanza. Al resto dei partecipanti metteremo a disposizione un congruo numero di stanze singole, prenotabili pagando il relativo supplemento. Tale supplemento sarà comunque rimborsato al partecipante nel caso in cui l'iscrizione di una persona da lui conosciuta consenta di procedere con l’abbinamento.

IMPORTANTE! ANNULLAMENTO VIAGGIO. In caso di annullamento, fare riferimento alle “Condizioni Generali” del catalogo, consultabili cliccando QUI 

ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO E TUTELA PER ANNULLAMENTI CAUSA COVID. Non è inclusa nella quota, ma è possibile stipularla con un costo del 4% circa del totale dell’importo assicurato. Richiedi comunque il preventivo effettivo. L’assicurazione potrà essere stipulata esclusivamente al momento della prenotazione  del viaggio.

L’opuscolo informativo è disponibile cliccando QUI 

VALIDITA’ DELLE INFORMAZIONI: tutte le informazioni riportate su queste pagine sono indicative e sono un estratto di quelle riportate in modo esaustivo sulla Scheda Tecnica del viaggio, che costituisce la descrizione ufficiale del viaggio e alla quale si prega di fare esclusivo riferimento.

LA VOSTRA GUIDA

Guida ambientale escursionistica laureata in geologia con successiva specializzazione in conservazione della natura e delle aree protette. Si occupa di turismo naturalistico, formazione ambientale, educazione alla sostenibilità. Parla bene inglese e francese, ha esperienza nella redazione di guide territoriali, per adulti o per bambini (ad es. ai parchi, ai musei naturalistici del Lazio, ecc.). Pensa che per far apprezzare in maniera coinvolgente un territorio una guida ambientale debba stimolare un approccio curioso, sensoriale e di scoperta verso tutte le sue componenti.

Lingue: Inglese, francese

Competenze: geologia e natura in generale, educazione ambientale.

Iscritto nel Registro Italiano Guide Ambientali Escursionistiche n° LA206

Anni di esperienza: 30

Filippo Belisario
Filippo Belisario

LA VOSTRA GUIDA

Laureata in Archeologia, si è sempre dedicata all'attività sul "campo", occupandosi, in particolare, dello studio dei reperti (i cosiddetti "cocci"…) recuperati nel corso degli scavi archeologici urbani. Negli ultimi anni si è avvicinata ai temi della responsabilità e sostenibilità in ambito turistico e questo suo interesse l'ha portata a conoscere e a collaborare con Four Seasons. Fin da bambina affianca l'amore per la storia e l'antichità a quello per la natura, e in particolare per la montagna; qui, durante una delle sue numerosissime vacanze trentine, diviene a 10 anni la più piccola ospite di un rifugio a quasi 3000 mt! La passione per il camminare, unita alla sua sconfinata voglia di guardare e di conoscere ciò che ci circonda, la porta a viaggiare per l'Europa "zaino in spalla" da quasi vent'anni (e si ritiene, chiaramente, appena all'inizio…).

Spera, attraverso le sue escursioni e visite guidate, di riuscire a comunicare a chi vorrà seguirla l'entusiasmo e l'emozione che prova ogni volta che si trova di fronte a quanto di meraviglioso ha da offrire il nostro mondo.

Lingue: inglese

Competenze: Storia, Archeologia. Guida Turistica abilitata. Iscritta nel Registro Italiano Guide Ambientali Escursionistiche n° LA363

Anni di esperienza: 8

Valentina Treviso
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