VELA, SUP E SNORKELING PER L'ARCIPELAGO PONTINO - SPECIALE SETTEMBRE 2024

Crociera in barca a vela tra i colori di Ventotene, Palmarola e Ponza

VELA, SUP E SNORKELING PER L'ARCIPELAGO PONTINO - SPECIALE SETTEMBRE 2024
Mare
Natura
Trekking

PRESENTAZIONE DEL VIAGGIO

Ci siete già stati? Isole bellissime che non stancano mai. Tornarci o andarci per la prima volta è sempre una scoperta. E lo è anche per me, che ormai le conosco da molti anni perché offrono sempre un tratto, un’espressione diversa della loro anima. In questo viaggio scoprirete un intrigante gioco di prospettive, esplorando e guardando le isole da fuori e dall’interno, scoprendone così l’origine, la forma e l’essenza. Quattro giorni a pelo d’acqua, in acqua e sulla terraferma: "sentieri acquatici", per esplorare l’arcipelago in barca con un istruttore di vela, le grotte e le insenature in sup facendo un piccolo cabotaggio, interrotto a piacere da tuffi e relax con un istruttore di SuP e guida snorkeling, e sentieri di terra “effervescente”: un raro ed interessantissimo esempio di vulcanismo acido sottomarino. 
L’intero arcipelago ponziano è di origine vulcanica, ma le diverse isole si sono sviluppate in contesti geologici diversi ed hanno anche età geologiche diverse. 
Le 4 isole settentrionali di Palmarola, Ponza, Zannone e Gavi, che esploreremo in questa crociera, risalgono alla fine del Pliocene e sono state costruite da eruzioni sottomarine di magmi acidi, mentre le isole di Ventotene e Santo Stefano, che scopriremo a settembre sempre in barca a vela, in occasione della sfavillante festa delle mongolfiere di Ventotene, sono più recenti e dovute ad eruzioni di magmi meno ricchi in silice e perciò meno viscosi.
Di fronte al promontorio del Circeo, meta leggendaria di Ulisse e teatro della sua storia con la maga Circe, con un cielo particolarmente terso, le hai tutte in uno sguardo.
Zannone è l’unica a fare parte del Parco Nazionale del Circeo, dalla forma a “panettone”, selvaggia e non abitata mai a lungo nella preistoria e nella storia per l’unico attracco possibile affatto facile, ed ora abitata solo da mufloni e fauna endemica come la farfalla di Ponza e la lucertola di Lataste, rinvenuta anche in tutto l’arcipelago più occidentale. 
Ponza presenta, dal Faraglione La Guardia a Punta Incenso, coste frastagliate e per lo più rocciose, composte da caolino e tufi, che indicano inconfutabilmente, insieme ai tanti crateri vulcanici spenti, la sua origine vulcanica; è la più estesa e la più antropizzata con scorci unici da mare e da terra. Gavi, praticamente un’appendice di Ponza verso Zannone, disabitato, è poco più di uno scoglio quanto a dimensioni, ma con belle insenature da scoprire.
Infine, Palmarola, sito di interesse comunitario, dall’aspetto selvaggio e con falesie che rappresentano un unicum geologico, abitata solo saltuariamente da pastori ponzesi in grotte scavate nella roccia ed un ristorante leggendario, O’Francese, con trasparenze dell’acqua dal verde al celeste che vi incanteranno.
Le pagaiate, le prove al timone, le camminate, i racconti, la storia, la geologia, i colori e i profumi, gli aperitivi sul mare e le notti stellate… tutto questo riempirà gli occhi e l’anima di chi saprà godersi, con una minima capacità di adattamento, il viaggio in barca a vela, il “sogno errante” sul mare.

IL NOSTRO VIAGGIO

COME: 5 giorni di crociera in gruppo con guida Four Seasons Natura e Cultura (minimo 6 – massimo 8 partecipanti)

ATTIVITÀ: escursioni in SuP; teoria e pratica del SuP con istruttore qualificato, visita alle Isole Ponziane; week-end in barca; cena a Ponza; bagni al mare; teoria e pratica di vela opzionali con istruttore qualificato.
Dettagli sulla scala di difficoltà sono riportati sul ns. catalogo, sul ns. sito o cliccando QUI

DOVE DORMIAMO: in barca a vela. Disponibili quattro cabine e tre bagni.  

PASTI INCLUSI: tutti tranne una cena a Ponza. I pasti vengono preparati e consumati a bordo.
PASTI NON INCLUSI: la cena a Ponza.

COME SI RAGGIUNGE

Treno e/o con auto propria.

SCHEDA VIAGGIO DETTAGLIATA

Programma

Giorno 1
PORTO DI NETTUNO – PALMAROLA

Appuntamento al Porto di Nettuno alle ore 9.45.

Carico e sistemazione delle valigie e delle attrezzature in barca. Partenza per l’isola di Palmarola. Arrivo sull'isola. Gonfiaggio dei SuP (per chi desidera) e partenza per l’esplorazione dell'isola sul suo lato più bello da Punta Tramontana fino agli splendidi faraglioni di Mezzogiorno, e navigazione, per chi rimane in barca, con lezioni di vela. Il punto di inizio e di fine cabotaggio può cambiare compatibilmente alle condizioni meteo e del mare.
Se le condizioni non fossero favorevoli, esploreremo il lato ridossato dell’isola.

Una forma atipica che dalla terraferma ricorda una “M”, calette di roccia e sabbia bianca e acqua cristallina, grotte e archi naturali disegnati dal vento e dal mare, tutto questo e molto di più è Palmarola. Le palme nane, endemiche del Circeo, che crescono numerose su Palmarola le danno il nome. Selvaggia quasi come Zannone, anche Palmarola è quasi disabitata ad eccezione di pochi pastori ponzesi che abitano nelle grotte scavate nella roccia, e di un unico ristorante, “O’Francese”, con una storia di nostalgia per la propria terra alle spalle. Palmarola si sviluppa in lunghezza. Di origine vulcanica come le altre isole vicine eccetto Zannone, fin dalla preistoria era importante per l’ossidiana, un prodotto vulcanico abbondante sull’isola che non si sfalda ma si taglia a lamine taglienti. Gli uomini primitivi che vivevano nelle grotte e nei ripari del promontorio del Circeo arrivavano probabilmente qui a bordo di zattere per farne provvista per ricavare punte di freccia, asce, coltelli e raschiatoi. L’ossidiana estratta a Palmarola veniva poi lavorata a Ponza e soprattutto a Zannone e trasportata poi al Circeo. Con il sopraggiungere dell’età del ferro ha perso la sua importanza. Tra i luoghi più suggestivi che esploriamo, la Cattedrale, scolpita da grotte strette e alte in basalto, che formano archi a sesto acuto come finestre di una cattedrale gotica, oppure le Galere, dove gli scogli sono maculati tra il nero dell’ossidiana e l’ocra della roccia, o la spiaggia di sabbia e sassolini della Maga Circe, dove c’è “O’Francese”. E tante altre calette e grotte ancora da scoprire sul SuP e sotto il pelo dell’acqua con lo snorkeling guidato.
Una giornata di scoperte ed emozioni.

Cena in barca. Notte in rada a Palmarola.

Giorno 2
PALMAROLA – PONZA

Ci svegliamo nuovamente nella bellissima Palmarola e dopo una ricca colazione partiamo da Cala Brigantina alla volta di Ponza puntando la magnifica Punta Capo Bianco. A seconda delle condizioni del meteo e del mare, sceglieremo di andare verso il faro di Punta della Guardia e oltre fino all’arco naturale dello Spaccapurpo, passando per l'imponente e bianchissima Chiaia di Luna con le sue pareti verticali bianche, residuo di attività vulcanica, oppure dalla parte opposta verso Cala Feola e le piscine naturali. Snorkeling e tuffi nelle piscine naturali e nelle numerose calette.
Trekking panoramico al Monte Guardia, il monte più alto dell’isola, con suggestiva vista sul faro, passando attraverso il quartiere degli Scotti, l’ultimo salendo, i vigneti locali abbarbicati lungo i pendii, i profumi e i colori della primavera ormai esplosa, oppure trekking a Punta Incenso se ci fermeremo su quel lato, con vista incredibile su Gavi e Zannone, alla ricerca di grotte e antiche cisterne. In base al possibile attracco, sceglieremo il trekking da fare.

Ponza, la più densamente abitata e probabilmente la più nota delle isole dell'arcipelago ponziano. Una forma molto allungata dovuta al susseguirsi di più crateri normalmente crollati per più della metà, offre dei bellissimi scorci da mare e da terra: nella parte più popolosa come quella del porto le tipiche case isolane colorate, pescherecci in fermento e una moltitudine di barche delle cooperative dei barcaioli ponzesi pronti a fare la spola tra le varie isole o tra le tante cale della stessa isola. Sembra che sia stata abitata fin dal 1500 a.C. dagli Ausoni, e divenne in seguito dominio romano. In generale le isole e Ponza in particolare furono teatro di diverse occupazioni e spesso adibite a vero e proprio luogo di segregazione ed esilio. Rimasta disabitata dopo le feroci incursioni piratesche, verrà ripopolata solo a partire dal 1700 con coloni di origine ischitana prima, e generalmente campana, poi.

Cena: a Ponza (non compresa). Notte: in rada a Ponza

Giorno 3
PONZA – VENTOTENE

Proseguiamo nella scoperta di Ponza, in barca e in sup, che racchiude un’infinità di luoghi del cuore, ciascuno con il suo fascino potente come le grotte di Pilato.
Partenza da Ponza alla volta di Ventotene dopo pranzo.

L’isola di Ventotene, con la sua piccola vicina Santo Stefano sono Riserva Naturale Statale per il territorio, area protetta istituita nel 1999, e Area Naturale Marina Protetta per le loro acque.
L’isola di Ventotene rappresenta la parte finale di un vulcano sommerso che si eleva da un fondale marino profondo 700 metri. Dal punto di vista vulcanologico, insieme a Santo Stefano, appartiene alla cosiddetta provincia campana, assieme al vulcano di Roccamonfina, ai Campi Flegrei, a Ischia e al Vesuvio; si stima che il vulcano sottostante raggiungesse un'altezza di circa 1000 metri e un diametro di una ventina di chilometri.
Il nome dell’isola deriva da una voce dialettale “vientutènë” che indica come l’isola non sia in generale protetta dal vento, anzi sia decisamente esposta e questo però ha fatto sì che avesse una fauna interessante soprattutto tra gli uccelli, per alcuni dei quali rappresenta una tappa fondamentale durante il faticoso volo di migrazione dall’Africa al nord Europa e viceversa in virtù della sua posizione geografica; nel passaggio, gli uccelli migratori, pure stremati dal viaggio, si devono guardare da 6 coppie di falco pellegrino che frequentano le falesie, regolarmente monitorate, che hanno un’abilità di volo e di caccia in volo ben superiore. Ventotene ospita il Museo della Migrazione e Osservatorio Ornitologico ed è stazione fissa di inanellamento uccelli dell’ISPRA.
E’ un’isola che dai Romani ai Borboni ha tanta storia da raccontarci, storia che scopriremo dalla parte del mare, pagaiando/veleggiando lungo le coste spesso molto ripide, dovute all’origine vulcanica: probabilmente, e questo dipenderà dalle condizioni meteomarine, cominceremo dal porto romano e dalla peschiera romana.

Ecco alcuni dei punti che toccheremo per avere idea della ricchezza della costa isolana: supereremo la spiaggia di Cala Nave, passando tra gli scogli Nave di Terra e Nave di Fuori e il promontorio delle Fontanelle, nel tratto che porta alla Punta di Arturo, dove, nella parete tufacea, si trovano delle grotte da scoprire con il sup o/e con lo snorkeling.
Incontreremo spiagge, per la maggior parte raggiungibili solo dal mare, sotto pareti tufacee, e poi coste alte con stratificazioni nel tufo giallo, eroso dal vento, per poi cambiare in rocce basaltiche, testimonianze delle varie fasi eruttive, in cui l’acqua cambia colore dal blu al celeste al verde smeraldo, con tante piccole grotte seminascoste tutte da esplorare.
Da Punta dell’Arco, ci dirigeremo alle saliere, ovvero buche nella roccia che servivano per la raccolta del sale. Punta dell'Arco, così chiamata per il suo profilo ad arco, rappresenta il punto più alto dell'isola ed anche il più particolare, con le sue rocce nere e le sue piscine naturali di acqua cristallina verde smeraldo.
Superata la punta, costeggeremo spiagge di ciottoli fino alle Sconciglie, due scogli basaltici molto frastagliati, dove nidificano gabbiani reali e berte minori, e rifugio di antichi pirati - quando Ventotene era disabitata - costante minaccia per le navi passanti da quelle parti. Proprio per porre fine agli attacchi pirateschi, nel 1771 Re Ferdinando IV promulgò un editto che favorì il ripopolamento dell'isola, assegnando terre e sostegno economico a centoventi coloni, antenati degli attuali abitanti. E poi ancora grotte, piccole e grandi, fino a ridosso della diga sottoflutto del porto nuovo, dove scopriremo, nella grotta della regina Giovanna, la vasca di tufo dove si narra facessero il bagno le regine romane.
Questo sarà il nostro sentiero acquatico dal mare: un piccolo cabotaggio tra spiagge, grotte, rifugi di pirati, rovine romane, falesie a picco.

Cena in barca e notte in rada a Ventotene.

Giorno 4
VENTOTENE

L’alba a Ventotene sarà un bellissimo risveglio. Approdo sull’isola (opzionale) per caffè profumatissimo al bar centrale e tempo libero per vivere l’isola e passeggiare tra i deliziosi vialetti pieni di fiori.
Ritorno in barca e ripresa dell’esplorazione dell’isola dal punto in cui l’abbiamo lasciata il giorno prima.

Cena in barca e notte in rada a Ventotene.

Giorno 5
VENTOTENE – PORTO DI NETTUNO

Dopo colazione si riparte per Nettuno. La lunga trasferta in barca è parte integrante del viaggio, lo scorrere del tempo scandito dallo sciabordio dell’acqua, il possibile incontro con i delfini, le risate e delle chiacchiere sopra e sotto coperta, ci accompagneranno verso la fine del nostro viaggio. Pranzo a bordo.

Rientro al Porto di Nettuno previsto verso le ore 19.00.

N.B. Sono possibili modifiche al programma in accordo con le condizioni del meteo e del mare a insindacabile giudizio dello skipper e della guida per il bene dei viaggiatori.

SERVIZI INCLUSI, SUPPLEMENTO SINGOLA ED EVENTUALI SPESE EXTRA

QUOTE BASE IN CABINA DOPPIA: matrimoniale o doppia condivisa, con altri partecipanti dello stesso sesso. Vedi anche note sulla scheda viaggio.

SISTEMAZIONE IN CABINA SINGOLA: € 130,00 - applicabile solo in caso di mancato abbinamento di sistemazione. Non è in ogni caso previsto l'uso esclusivo del bagno.

LA QUOTA COMPRENDE: noleggio ad uso esclusivo dell’imbarcazione per 5 giorni; guida/istruttore Four Seasons per l’intera durata del viaggio, skipper a disposizione per tutta la durata della crociera; alloggio in cabina doppia condivisa, cambusa (colazione, pranzo, cena).

LA QUOTA NON COMPRENDE: spese di apertura pratica (vedi sotto); trasporti da e per Nettuno; cena/aperitivo in ristorante a Ponza; carburante (circa €80,00 a persona. Vedi “Fondo cassa carburante”); attrezzature per il SuP (tavola, pagaia, leash, giubbetto) e per lo snorkeling (maschera, snorkel);
prima colazione a Ventotene, quanto non contemplato nella voce "La quota comprende".

FONDO CASSA CARBURANTE: il costo del carburante pari a € 80,00 (da consegnare ad inizio crociera) e’ un costo stimato, che puo’ variare in base al numero di partecipanti. L’importo finale sara’ calcolato a fine crociera ed eventuali differenze (a credito o debito), saranno regolate al termine del weekend.

NOLEGGIO SUP: su richiesta e fino ad esaurimento disponibilita’, e’ possibile noleggiare l’attrezzatura da SUP.  Costo Eur 80,00 per l’intero periodo da richiedere al momento della prenotazione.  Muta non noleggiabile.

SNORKELING: su richiesta e fino ad esaurimento disponibilita’, e’ possibile noleggiare l’attrezzatura da snorkeling (maschera e snorkel). Costo Eur 15,00 per l’intero periodo da richiedere al momento della prenotazione. Muta non noleggiabile. 

SPESE DI APERTURA PRATICA: € 20,00 obbligatorie, per persona. Sono utilizzate anche per finanziare progetti di compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla partecipazione ai viaggi

INFORMAZIONI GENERALI E ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO

NOTE: la quota è basata sulla sistemazione in cabina doppia. Qualora però, a ridosso della partenza, l’abbinamento non si fosse completato, si procederà all’assegnazione della cabina singola con relativo supplemento.

ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO, CONDIZIONI E GARANZIE PER ANNULLAMENTI. Facoltativa, non inclusa nella quota, ma è possibile stipularla con un costo del 5% del totale dell’importo assicurato. Richiedi comunque il preventivo effettivo. L’assicurazione potrà essere stipulata esclusivamente al momento della prenotazione del viaggio.
Richiedici l’opuscolo informativo completo o clicca qui 

VALIDITA’ DELLE INFORMAZIONI: tutte le informazioni riportate su queste pagine sono indicative e sono un estratto di quelle riportate in modo esaustivo sulla Scheda Tecnica del viaggio, che costituisce la descrizione ufficiale del viaggio e alla quale si prega di fare esclusivo riferimento.

LA VOSTRA GUIDA

Antropologa di formazione con Master in Studi Interculturali, ha lavorato per oltre 15 anni in progetti educativi di cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo. Guida escursionistica ambientale, esperta di biologia marina (guida snorkeling, free diver con brevetto di salvamento in acqua), istruttrice sportiva (sup, nordic walking, camminata sportiva e gymstick), ha unito alla pratica sportiva la passione educativa lavorando con bambini, ragazzi e adulti in contesti educativi non formali (outdoor education), convinta che la natura e lo sport siano veicoli importanti di educazione e apprendimento, oltre al godimento condiviso e al piacere di viverli.

Lingue: italiano, inglese, spagnolo

Competenze: antropologia e scienze sociali, intercultura, educazione ambientale, didattica esperienziale, attività outdoor, biologia marina e natura in genere.

Iscritta nel Registro Italiano Guide Ambientali Escursionistiche N° LA281

Anni di esperienza: 10

Paola Pinelli
Paola Pinelli

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