PARCO DI VEIO

Il nostro appuntamento ci porta a scoprire subito gli scorci del piccolo borgo di Isola Farnese, ormai inglobato nella periferia nord di Roma, ma che lascia intravedere la storica importanza strategica di fronte ai colli che separano la capitale dai monti Sabatini e dall’attuale comune di Formello. Oltre ad essere una stazione di posta sulla Via Francigena, con una chiesa che contiene affreschi del XII secolo, è anche il nostro punto di partenza. Raggiungiamo velocementa la cascata della mola che funge da porta del parco di Veio. Il nostro itinerario ci porta verso le zone agricole dominate da pochi grandi alberi di quercia e pini e che spaziano ininterrotte fino all’ansa del Tevere. In lontananza i rilievi del preappennino disegnano l’orizzonte. Il sentiero diventa più netto, sempre semplice su fondo battuto e ci accompagna lungo il corso del torrente Cremera usato già in epoca etrusca per l’irrigazione di questi fertili lotti di terreno. Dopo aver attraversato un tratto di bosco, raggiungiamo il luogo più alto dell’anello che ci permette di osservare un ampissima porzione di orizzonte.
Dopo una pausa per il pranzo nei pressi del tumulo della Vaccareccia continuiamo verso l’ansa del Cremera, riprendendo a seguire il torrente calpestando in più punti i resti dell’antica Via Cassia. Siamo di nuovo nei pressi di Isola Farnese a metà pomeriggio.