G.T.E. GRANDE TRAVERSATA ELBANA

La GTE ha inizio! Dopo l’attracco sull’isola d’Elba presso il paese di Cavo ci dirigiamo alla partenza ufficiale della Grande Traversata Elbana. In questa prima tappa percorreremo circa 16,00 km con 1000 metri di dislivello positivo! Ci aspetta una splendida giornata di cammino estremamente panoramico: lasciamo il mare alle spalle e saliamo di quota fino a raggiungere le creste più settentrionali dell’Isola, immerse nella macchia mediterranea arbustiva, dalle quali si gode un panorama a 360° che spazia dalla costa tirrenica della Toscana fino al Monte Capanne, la cima più alta dell’Isola d’Elba, dove passeremo durante la terza tappa. Il cammino si mantiene in quota per diversi chilometri, lontano da strade e centri abitati, e ci permette di godere a lungo delle bellezze naturali della Macchia Mediterranea: la lavanda selvatica, il gladiolo, il cisto e le fioriture di orchidee spontanee ci accompagnano con i loro colori e profumi!

La prima tappa si conclude dopo questa esplosione di panorami e meraviglie botaniche presso l’agriturismo “Terra e cuore”, dove monteremo le tende, mentre ci attende un aperitivo con vista sul Monte Capanne ed una cena a base di prodotti locali, tra le portate una deliziosa degustazione di formaggi di capra prodotti dall’agriturismo stesso e per concludere… gelato fatto con latte di capra! Una vera delizia.

Dopo una colazione energetica a base di miele, marmellata e yogurt o gelato di capra, rigorosamente auto-prodotto, ci avviamo per la seconda tappa. Ci aspetta un cammino più lungo del giorno precedente, con ben 19 km da percorrere! Fortunatamente il dislivello positivo è contenuto, circa 500 metri: sarà quindi un trekking rilassante e meditativo, che induce naturalmente a guardarsi intorno e godere delle meraviglie che anche questa tappa ha in serbo per noi. Dopo una breve discesa iniziale tra coltivi e pascoli fioriti, risaliamo verso il Monte Orello, percorrendo una valle fresca attraversata da un sottile torrente.
Una volta in quota attraversiamo la pineta poco sotto la cima del Monte Orello e scendiamo lungo il suo versante settentrionale in direzione di una delle poche sorgenti presenti sull’Isola: Fonte Schiumoli. Da qui si prosegue per diversi chilometri all’ombra della Macchia Mediterranea più matura: lecci, sughere e ornielli ci tengono compagnia fino al piccolo Colle di Procchio, poco sopra il paese di Procchio. A questo punto prendiamo nuovamente quota, verso il Monte Perone, in una fitta lecceta, per arrivare infine alla fattoria “Pimpinella”! La fattoria, a conduzione familiare, è immersa in una valle verde e rigogliosa, rallegrata dalla presenza di diversi animali al pascolo. Montiamo le tende e ci prepariamo alla cena: ricette semplici, gustose e soprattutto genuine sono la tipica accoglienza di Pimpinella!

Sveglia di buon mattino, smontiamo il campo e facciamo colazione, dopodiché ci prepariamo per l’ultima spettacolare tappa della GTE!
Quest’ultima è di sicuro la tappa più impegnativa, con 17 km, 1000 metri di dislivello positivo e 1200 di dislivello negativo! Allo stesso tempo è anche la più varia e bella sotto ogni aspetto; non solo: è indubbiamente uno dei trekking naturalistici più belli che si possano fare in Centro Italia. Il perché è presto detto: la salita verso il M.Capanne (1019 m) inizia subito con il primo avvicinamento che passa poco sotto il Monte Perone, a 600 metri di quota. Da qui la vegetazione ed il paesaggio cambiano ad ogni passo e la Macchia Mediterranea inizia ad alternarsi a boschi più freschi e umidi, favoriti dalla presenza del massiccio del Capanne. Attraversiamo residuali boschi di latifoglie, come il carpino bianco o il castagno, che si allungano nei versanti più ripidi e incisi, frammisti a pietraie di granito ricoperte di muschio. Spicca tra tutte le meraviglie naturalistiche una popolazione di tasso, albero tipico di boschi umidi a clima temperato, relitto di epoche climatiche passate!

Arriviamo sotto il Monte Capanne, presso il Passo delle Filicaie; la vista qui può spingersi fino alla Corsica, oltre alle Isole di Pianosa, Capraia e Montecristo. La discesa che segue, sulla variante Sud della GTE, è un costante panorama mozzafiato, con il mare e le isole che accompagnano la discesa nella macchia arbustiva di Erica e Cisto. Qua e là spuntano i ruderi degli antichi rifugi per i pastori elbani, i cosiddetti “caprili”, un ricordo di quando l’Isola era molto vissuta anche nei suoi angoli remoti.
Scendiamo in direzione Sud-Ovest verso Pomonte, con la macchia mediterranea più selvaggia che pian piano ci saluta lasciando spazio a orti privati e le prime case periferiche di Pomonte. Qui la nostra GTE si conclude, dopo più di 50 chilometri percorsi e 2.400 metri di dislivello positivo!
Ci aspetta una tappa ristoro nel bar del paese, prima di prendere il bus in direzione di Portoferraio, dove saliremo sul traghetto in direzione della terraferma; a quel punto la nostra avventura sarà veramente conclusa!