FOUR SEASONS E WWF: MAJELLA SELVAGGIA

Un Parco di montagna affacciato sul mare

FOUR SEASONS E WWF: MAJELLA SELVAGGIA
Montagna
Natura
Viaggi nei parchi Four Seasons - WWF

PRESENTAZIONE DEL VIAGGIO

La Montagna della Majella, Padre dei Monti per Plinio il Vecchio, Montagna Madre per gli abruzzesi, alto, imponente, selvaggio, gruppo montuoso, fa parte, di diritto, del patrimonio mondiale dei Parchi Nazionali. Geograficamente costituito da quattro grandi individualità orografiche - la Majella propriamente detta, ampio e compatto massiccio calcareo, il Morrone, il Porrara e i Monti Pizzi, con le valli e i piani carsici che fra esse si interpongono - è un Parco Nazionale che per posizione geografica, per asprezza, vastità, e imponenza, per il rigore e la mutevolezza climatica, è sicuramente unico nel suo genere e racchiude al suo interno, in vaste aree, che presentano aspetti peculiari di natura selvaggia, la parte più pregevole e rara del patrimonio nazionale di biodiversità, di importanza europea e mondiale. Il Parco Nazionale della Maiella (o Majella) è considerato uno dei polmoni verdi della regione Abruzzo, ovvero un’oasi naturale che presenta diverse specie vegetali, rare specie di animali, alte vette e innumerevoli itinerari da percorrere a piedi, in bici o a cavallo. Più della metà del suo territorio si estende sopra i 2000 metri con la vetta più alta che è quella del Monte Amaro1 a 2793 metri d’altitudine. La maggior parte delle cime del Parco tuttavia hanno un aspetto tondeggiante e sono poco impervie, caratteristiche che le rende raggiungibili anche ai meno esperti, sebbene sia comunque necessario essere preparati a percorrere lunghe salite. La fatica, però, è ripagata da viste panoramiche che spaziano dal Gargano fino al Conero. All’interno del territorio del Parco i botanici hanno rilevato la presenza di più di 2100 specie vegetali, mentre i molteplici ecosistemi del suo territorio permettono la presenza di oltre 150 specie animali, tra cui il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo, l’aquila reale, il cervo, l’orso bruno marsicano e il raro piviere tortolino. Tra borghi arroccati, piccoli paesini, abbazie ed eremi costruiti in località isolate, il Parco Nazionale della Maiella custodisce anche numerosi siti di grande interesse che conquisteranno tutti gli amanti della storia, dell’arte, dell’archeologia.

IL PARCO E LA STORIA
La Majella, oltre che di natura selvaggia, è straordinariamente ricca di testimonianze storiche, archeologiche ed architettoniche. In effetti è sempre stata abitata, sin dal Paleolitico - 800.000 anni fa - quando bande di cacciatori raccoglitori, appartenenti alla specie Homo erectus, utilizzavano le risorse naturali della montagna per procurarsi cibo. I successivi periodi storici segneranno sempre di più l'affermarsi sulla Majella, di forme di economia agrosilvopastorale che, unitamente alla diffusione della presenza monastica e dell'eremitismo, influiranno in maniera determinante sulla storia, sul paesaggio e sull'uso delle risorse naturali. Innumerevoli le testimonianze al riguardo: dalle capanne a Tholos, in pietra a secco, agli abitati accentrati e fortificati - Castra - di Salle, Musellaro, Roccamorice, Lettomanoppello; ai diversi centri monastici fra cui vanno ricordati San Clemente a Casauria, San Liberatore a Majella, San Salvatore a Majella, San Tommaso di Paterno, Santo Spirito a Majella; ai diversi eremi, sovente scavati nella roccia friabile della montagna in cui, proprio a causa della natura aspra del territorio, monaci eremiti, fra cui Desiderio di Benevento, poi Papa Vittore III e Pietro Angeleri di Isernia, poi Papa Celestino V, cercavano rifugio e meditazione per la propria elevazione spirituale.
Scomparsi gli eremiti, le zone più impervie della Majella, sono state per lungo tempo dominio incontrastato di banditi e briganti: del fenomeno restano ancora tracce significative, come le incisioni scolpite sulla roccia denominata Tavola dei Briganti.

LA FLORA DEL PARCO
La flora del Parco Nazionale della Maiella si caratterizza per la sua notevole ricchezza. Le entità (specie e sottospecie) censite ammontano ad oltre 2300, corrispondenti a oltre il 70% della flora abruzzese e quasi un quarto di quella italiana, che è la più ricca in Europa. Oltre ad essere molto ricca, la flora del Parco è considerevole anche per la sua originalità. Il numero degli endemismi, cioè le entità che vivono solo in Italia, ammonta a 204. Di questi, 17 sono esclusivi del territorio dell'area protetta, tra cui: la Soldanella del Calcare ed il Fiordaliso della Maiella, simboli dei giardini botanici del Parco, l'Aquilegia della Maiella, la Pinguicola di Fiori, la Radicchiella della Maiella, la fienarola della Maiella, il Ranuncolo multidentato, gli Sparvieri di Monte Porrara e di Monte Cavallo.

LA FAUNA DEL PARCO
Il Parco Nazionale della Majella ospita una fauna vertebrata ricca e diversificata: il Lupo Appenninico, specie simbolo del Parco, si riproduce in maniera stabile e regolare in tutti i settori del Parco, con una popolazione costituita da 10 branchi differenti; nei boschi di faggi e cerri dei Monti Pizzi, tra le radure del Monte Pizzalto e Rotella, è possibile trovare i segni di presenza dell’Orso bruno marsicano. Il Camoscio appenninico, dopo la reintroduzione avviata nel 1992, è attualmente presente con una delle popolazioni più importanti e in salute di questa specie, che attualmente conta oltre 1300 individui. Attualmente anche Capriolo e Cervo, in seguito alle reintroduzioni effettuate negli scorsi decenni e alla naturale espansione che ne è seguita, hanno colonizzato tutte le aree idonee del Parco, con una popolazione che per entrambe le specie è di oltre i 1000 individui.

IL NOSTRO VIAGGIO

COME: viaggio di gruppo con guida (min. 5 max. 12 partecipanti)

COSA FACCIAMO: escursioni a piedi di difficoltà media e medio-facile; osservazione della fauna, visita a musei naturalistici ed etnografici.

Dettagli sulla scala di difficoltà sono riportati sul ns. catalogo, sul ns. sito o cliccando QUI

DOVE DORMIAMO: hotel a Caramanico Terme (PE)

PASTI INCLUSI: tutte le colazioni, tutte le cene in hotel.
PASTI NON INCLUSI: Pranzi al sacco autogestiti (circa 10,00 /15,00€ a pasto); le bevande ai pasti.

TRASPORTI  LOCALI: mezzi propri

COME SI RAGGIUNGE

auto propria. Appuntamento a Caramanico Terme (PE)

SCHEDA VIAGGIO DETTAGLIATA

Programma

Giorno 1
MAIELLA SELVAGGIA: LA VALLE DELL’ORFENTO

Ore 10:30 incontro con la guida a Caramanico Terme presso il Centro Visitatori della valle dell’Orfento.
Presentazione del programma e del territorio presso il Museo Naturalistico ed Archeologico “Paolo Barrasso”. Dopo una panoramica generale ed un inquadramento davanti ad un plastico tridimensionale dove verranno mostrate le aree visitate durante il tour, si partirà alla scoperta della Valle dell’Orfento. La Valle dell’Orfento è un luogo fiabesco modellato dalla forza dell'acqua del fiume che, sulla roccia calcarea, ha creato pareti altissime, grotte, cascate e giochi d'acqua. Percorreremo prima la sinistra e poi la destra orografica del fiume in un alternarsi di boschi, sentieri sotto roccia e attraversamenti su ponti di legno e pietra. Questa Valle è stata la prima riserva naturale ad essere istituita nell’area della Maiella ben vent’anni prima che nascesse il più grande Parco Nazionale. Ha quindi un grandissimo valore naturalistico, ma anche storico. Lungo il sentiero, oltre che a godere di scorci paesaggistici di grande bellezza, si avrà la possibilità di scoprire ruderi di masserie e piccole grotte pastorali che durante la Seconda Guerra mondiale furono anche il nascondiglio di soldati alleati in fuga dai tedeschi che qui furono protetti dalla popolazione locale. Una storia di umanità e fratellanza narrata nelle pagine del diario di uno dei protagonisti di queste vicende: J.E. Broad. La sosta per il pranzo al sacco sarà lungo il fiume. Nel pomeriggio rientreremo a Caramanico Terme e visiteremo l’Area di Accoglienza per fauna in difficoltà che ad oggi ospita cervi e caprioli. Al termine delle attività si raggiungerà l’hotel per la sistemazione nelle stanze.

Giorno 2
MAIELLA SELVAGGIA: IL MONTE MILETO

Dopo la colazione ci sposteremo con le auto a Passo San Leonardo. Da qui partiremo per un’escursione sul massiccio del Morrone che ci condurrà fino ad una delle sue cime più meridionali: il Monte Mileto (m 1920). L’inizio della salita è all’interno di un fitto bosco di faggio, d’estate fresco e d’autunno dipinto dal mille sfumature di arancio. Usciti dal bosco ci si ritrova su prateria d’alta quota: da qui il panorama è straordinario. Continuando a salire raggiungeremo la cima dalla quale avremo una panoramica a 360 gradi dei maggiori massicci montuosi abruzzesi. La Maiella si staglia maestosa proprio vicino a noi, ma possiamo guardare da qui la Conca Peligna, le Montagne del Parco D’Abruzzo e l’immancabile Gran Sasso. Dopo la sosta di rito, proseguiremo attraversando i prati fino a giungere presso il Bivacco capoposto dove ci fermeremo per la pausa pranzo. Da qui la discesa sarà poi interamente nel bosco. Tornati alle auto ripartiremo alla volta di Caramanico Terme ma, durante il tragitto, faremo sosta nel piccolo borgo di Roccacaramanico, un piccolo gioiello in pietra calcarea oggi purtroppo disabitato. Il centro è visitabile solo a piedi ed infatti all’ingresso un cartello accoglie i visitatori con questa frase: “Il paese è piccolo e l’auto inquina. Se vuoi visitarlo scendi e cammina”. Nel tardo pomeriggio rientreremo in hotel a Caramanico Terme.

Giorno 3
MAIELLA SELVAGGIA: IL SENTIERO DELL’ORSO

Dopo la colazione ci sposteremo con le auto a Campo di Giove. Giunti in paese ci sposteremo in località Lago Ticino e da qui percorreremo il nuovissimo “Sentiero dell’Orso. Un itinerario tematico ideato e realizzato dal parco Nazionale della Maiella in collaborazione con WWF Italia nell’ambito del Progetto Life ARCPROM. Il sentiero cammina su una comoda traccia battuta alternando tratti di mulattiera e sentieri nel bosco di faggio. Lungo l’itinerario sono stati installati totem che ci permetteranno di scoprire a poco a poco l’Orso bruno marsicano ed il suo habitat. I tratti panoramici si affacciano sulla Maiella e sul Monte Porrara in zone che sono stati scenario di importanti vicende legate al sia Brigantaggio che alla Seconda Guerra Mondiale. Un percorso a tutto tondo che ci permetterà di conoscere biodiversità e storia di questo angolo d’Abruzzo. Concluso l’anello ci concederemo una passeggiata nel piccolo centro storico di Campo di Giove. Rientro nei luoghi di provenienza

SERVIZI INCLUSI, SUPPLEMENTO SINGOLA ED EVENTUALI SPESE EXTRA

QUOTE BASE IN CAMERA DOPPIA: matrimoniale o doppia condivisa, con altri partecipanti dello stesso sesso. Vedi anche note sulla scheda viaggio.

SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA: sempre su richiesta e a disponibilità limitata.

LA QUOTA COMPRENDE: Pernottamenti in hotel, in camera doppia condivisa, con servizi privati; tutte le prime colazioni e le cene in hotel; biglietto di ingresso e visita guidata all’Eremo di Santo Spirito (anche alla cripta); Guida Ambientale Escursionistica per le giornate di escursione.

LA QUOTA NON COMPRENDE: spese di apertura pratica; i pranzi; tutte le bevande ai pasti; eventuali entrate ai musei, ai parchi e ai monumenti non menzionati; transfer locali e da e per Caramanico Terme; quanto non contemplato nella voce "La quota comprende".

SPESE DI APERTURA PRATICA: € 30,00 obbligatorie, per persona. Comprendono l’assicurazione medico-bagaglio; tessera annuale WWF. Sono utilizzate anche per finanziare il progetto “Salviamo l’Orso”.

INFORMAZIONI GENERALI E ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO

NOTE: la quota è basata sulla sistemazione in doppia. Con le recenti disposizioni, l’abbinamento in doppia è previsto solamente fra persone che lo scelgono, si conoscono o che comunque manifestino la loro intenzione di condividere la stanza. Al resto dei partecipanti metteremo a disposizione un congruo numero di stanze singole, prenotabili pagando il relativo supplemento. Tale supplemento sarà comunque rimborsato al partecipante nel caso in cui l'iscrizione di una persona da lui conosciuta consenta di procedere con l’abbinamento.

ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO, CONDIZIONI E GARANZIE PER ANNULLAMENTI: non è inclusa nella quota, ma è possibile stipularla con un costo del 5% circa del totale dell’importo assicurato. Richiedi comunque il preventivo effettivo. L’assicurazione potrà essere stipulata esclusivamente al momento della prenotazione del viaggio. Richiedici l’opuscolo informativo completo o clicca QUI

VALIDITA’ DELLE INFORMAZIONI: tutte le informazioni riportate su queste pagine sono indicative e sono un estratto di quelle riportate in modo esaustivo sulla Scheda Tecnica del viaggio, che costituisce la descrizione ufficiale del viaggio e alla quale si prega di fare esclusivo riferimento.

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