Le tradizioni di Capodanno più curiose del mondo

Il Capodanno, per la maggior parte di noi, è sinonimo di cenone, tombolata e lunghe notti.

Ma credi davvero che si festeggi in questo modo dappertutto?

Ogni regione e ogni Paese ha le proprie peculiarità e questo si rivede anche nei festeggiamenti per l'inizio del nuovo anno.

Scommetti che alcune cose ti sbalordiranno?
 

Capodanno in Italia: una questione di cuore (e di rosso)

C’è chi brinda, chi balla fino all’alba e chi…  lancia piatti vecchi dalla finestra.

Eh sì, in Italia il Capodanno è un intreccio di gesti simbolici e superstizioni che affondano le radici nei secoli.
Indossare qualcosa di rosso è quasi d’obbligo: un piccolo talismano di passione e fortuna che risale addirittura all’antica Roma, quando il colore del fuoco e della vita serviva a scacciare la malasorte.

Nel Sud, invece, c’è chi ancora oggi saluta l’anno vecchio gettando fuori casa ciò che non serve più. Un gesto liberatorio per lasciare spazio a nuovi inizi.

Infine, ci sono i falò, che bruciano simbolicamente l’anno passato sotto il cielo illuminato dai fuochi. A Bologna, ad esempio, c'è il celebre “Vecchione”, un grande fantoccio di cartapesta che viene dato alle fiamme in Piazza Maggiore appena scocca la mezzanotte. 

Tradizioni curiose, non è vero?

E pensa che non sai ancora cosa combinano all'estero!

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In Europa: tra abbuffate d'uva e salti (letterali) nel futuro

Attraversando l’Europa, le usanze cambiano ma l’intento resta lo stesso: augurarsi fortuna, felicità e un pizzico di magia.

In Spagna, ad esempio, allo scoccare della mezzanotte tutti ingoiano dodici chicchi d’uva — uno per ogni mese — cercando di non sbagliare i tempi con i rintocchi dell’orologio. Chi riesce nell’impresa, si dice, avrà un anno dolce e prospero.

In Danimarca invece si “salta” letteralmente nel nuovo anno: le persone si arrampicano su sedie o divani e, al rintocco della mezzanotte, fanno un balzo giù, lasciandosi alle spalle il passato.

Più a Est, in Romania, il passaggio d’anno è una celebrazione ancestrale: uomini e donne si travestono da orsi (la cosa ci piace particolarmente!) o capre e sfilano danzando per allontanare gli spiriti maligni e proteggere le comunità.

E fuori dal Vecchio Continente, invece, che succede?

Lo scopri proprio qui sotto…
 

Nel mondo: tra onde, fuoco e silenzio

Fuori dall’Europa, il Capodanno assume forme ancora più sorprendenti.

In Giappone, per esempio, le campane dei templi suonano 108 volte: un rintocco per ogni desiderio terreno da lasciarsi alle spalle, in un’atmosfera di profondo silenzio e raccoglimento.

In Ecuador e Panama, invece, si bruciano grandi pupazzi che rappresentano l’anno passato — a volte somigliano a personaggi famosi, a volte a caricature divertenti. Le fiamme consumano il vecchio, mentre la gente danza e ride intorno al fuoco.

E poi c’è il Brasile, dove milioni di persone vestite di bianco affollano le spiagge e si avvicinano al mare per saltare sette onde sul bagnasciuga, una per ogni desiderio da affidare a Yemanjá, la dea dell’oceano. Un rituale che mescola religione, spiritualità e la gioia di vivere tipicamente brasileira.

A questo punto, avrai capito che il Capodanno viene  celebrato, in giro per il mondo, in modo molto diverso dal nostro.

Hai già deciso come lo festeggerai?

Perché, se vuoi, abbiamo qualche proposta per te…
 

I nostri viaggi di Capodanno 2026

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