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ISOLA D'ELBA E PIANOSA ITINERANTE

Data Partenza | Durata | Quota | Stato |
26 Set 2022 | 8 giorni/7 notti | 840,00 € | Iscrizioni aperte |
La quota comprende:
La quota non comprende:
spese di apertura pratica; trasporti e trasferimenti; i pasti e le bevande; l'escursione in barca a Pianosa; le eventuali entrate ai musei, ai parchi e ai monumenti; quanto non contemplato nella voce "La quota comprende".
Sistemazione in singola: € 280,00 su richiesta con supplemento, a disponibilità limitata.
NB: la quota è basata sulla sistemazione in doppia. Con le recenti disposizioni, l’abbinamento in doppia è previsto solamente fra persone che lo scelgono, si conoscono o che comunque manifestino la loro intenzione di condividere la stanza. Al resto dei partecipanti metteremo a disposizione un congruo numero di stanze singole, prenotabili pagando il relativo supplemento. Tale supplemento sarà comunque rimborsato al partecipante nel caso in cui l'iscrizione di una persona da lui conosciuta consenta di procedere con l’abbinamento.
1° GIORNO: PORTOFERRAIO
Partenza dalla città di provenienza con treno o mezzi propri fino a Piombino e traghetto per Portoferraio.
Arrivo in autonomia in hotel e sistemazione nelle camere assegnate.
Incontro con la guida, relax e nel pomeriggio passeggiata per il centro storico. Capoluogo dell’isola e città dalle origini antichissime, Portoferraio conserva ancora il suo antico fascino rinascimentale. Visiteremo i bastioni, le fortezze medicee e la darsena di quello che fu considerato il porto più sicuro al mondo persino dall'ammiraglio Nelson. Potremo inoltre visitare la Palazzina dei Mulini, residenza cittadina di Napoleone Bonaparte durante la sua breve ma intensa permanenza sull’isola tra 1814 e 1815. Cena e pernottamento a Portoferraio.
NB Per regolamento internazionale le camere sono disponibili a partire dal primo pomeriggio. È facoltà dell’hotel assegnarle prima nel caso in cui fossero già disponibili e preparate.
2° GIORNO: Tappa 1: PORTOFERRAIO - PROMONTORIO DELL'ENFOLA - VITICCIO
Dopo la prima colazione, lasceremo Portoferraio e cominceremo il nostro trekking lungo un primo tratto collinare, caratterizzato da boschi termo mediterranei a dominanza di leccio. Percorreremo un tratto della GTE (Grande Traversata Elbana), che torneremo a incrociare più volte nel corso dei nostro viaggio e raggiungeremo Capo Enfola, un promontorio unito al resto dell’isola da uno stretto istmo di terra.
L’anello intorno al capo rappresenta uno degli itinerari più suggestivi dell’isola, ricco di elementi naturalistici e testimonianze storiche risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Uno scosceso sentiero porta a uno spettacolare punto panoramico a picco sulla scogliera, affacciato sull'isolotto de La Nave. Chiuso l’anello, raggiungeremo il nostro hotel sul Golfo di Viticcio. Qui potremo goderci il nostro primo bagno in una delle spiagge più incontaminate dell’isola e un meritato tramonto sul mare. Cena e pernottamento in hotel.
Dislivello: +450 m/-430 m – Lunghezza: 14,5 km – Durata: 6.00 ore
3° GIORNO: Tappa 2: VITICCIO - MARCIANA MARINA
Oggi i nostri passi saranno accompagnati dalla presenza costante del mare, che nei momenti più caldi non mancherà di alleviare le nostre fatiche grazie a un bel tuffo rigenerante. Lasceremo il golfo di Viticcio e ci incammineremo lungo il piacevole Percorso della Salute, fiancheggiando alcune tra le baie più belle e appartate dell’isola, raggiungibili soltanto via mare o a piedi, camminando letteralmente a filo d’acqua cristallina. Abbandoneremo momentaneamente la costa per intercettare la GTE all’altezza di Colle di Procchio, camminando con lo sguardo continuamente perso tra mare e monti. Saliremo dolcemente fino a Monte Castello, da dove potremo ammirare il panorama sul Golfo di Campo, le rovine di un’importante fortezza etrusca nascoste tra la vegetazione e una postazione militare della Seconda Guerra Mondiale. Ci riporteremo poi a livello del mare e proseguiremo lungo il litorale per raggiungere il centro di Marciana Marina, il comune più piccolo della Toscana, dalle origini antichissime, che conserva ancora l’atmosfera di un piccolo borgo di pescatori. Cena e pernottamento.
Dislivello: +400 m/-400 m – Lunghezza: 15,6 km – Durata: 6.30 ore
4° GIORNO: Tappa 3: MARCIANA MARINA - MONTE CAPANNE - MARINA DI CAMPO
Dopo una ricca colazione, riprenderemo il cammino verso l’antico borgo di Marciana Alta. Situato a quota 375 m, è il centro abitato più alto dell’Isola ed uno più antichi, attraversato da suggestivi vicoli, accessibili soltanto a piedi. Imboccheremo poi un sentiero che ci porterà alla cima del Monte Capanne, la vetta più alta dell’Isola d’Elba (1019 m). Da qui la vista spazia su tutta l’isola a 360° e nelle giornate più nitide consente di spingersi con lo sguardo fino alle lontane isole dell'arcipelago: Pianosa, Capraia, Montecristo, Gorgona e addirittura la Corsica. Con occhi e cuore pieni di meraviglia, intraprenderemo una lunga discesa lungo la GTE, durante la quale, con un po’ di fortuna, potremo avvistare qualche muflone mimetizzato tra le rocce granitiche o il volo maestoso di qualche rapace.
Raggiunte le pendici del Monte Perone, attraverseremo il Santuario delle Farfalle, area dove è stata registrata la presenza di circa 50 specie di lepidotteri. Ancora in discesa, raggiungeremo poi il centro di San Piero, un vero e proprio museo mineralogico a cielo aperto, famoso per le sue cave di granito, presenti già in epoca romana. Un ultimo sforzo e raggiungeremo Marina di Campo, per un tuffo rigenerante presso la spiaggia di sabbia fine dorata più lunga dell’Isola d’Elba. Cena e pernottamento.
Dislivello: +880 m/-880 m – Lunghezza: 20 km – Durata: 7:30 ore
5° GIORNO: Tappa 4: MARINA DI CAMPO - ISOLA DI PIANOSA - MARINA DI CAMPO
Oggi lasceremo le gambe (quasi) a riposo e ci dedicheremo alla scoperta di antiche rovine romane e catacombe sull’isola di Pianosa, che raggiungeremo in barca da Marina di Campo. Tra le isole dell'Arcipelago Toscano, è quella più vicina all'Elba e deve il nome al suo territorio quasi totalmente pianeggiante. La pressoché totale inaccessibilità fino alla fine degli anni ‘90, dovuta alla presenza di un carcere di massima sicurezza, ha mantenuto inalterato il patrimonio naturalistico dell’isola, che oggi continua a essere tutelato come riserva naturale. Durante il trekking potremo osservare l’abbondante avifauna: lungo le coste nidificano specie protette come le berte ed il gabbiano corso, il gabbiano più raro al mondo. Immancabile una sessione di snorkeling nell’ambiente marino integro di Cala dei Turchi, che ci permetterà di avvistare cernie, aragoste, orate, dentici, murene e una prateria di posidonia inalterata dalla pesca a strascico o dagli ancoraggi delle imbarcazioni. Rientrati a Marina di Campo, avremo del tempo a disposizione per un po’ di relax. Cena e pernottamento.
Dislivello: 20 m – Lunghezza: 6 km – Durata: 6:00 ore
6° GIORNO: Tappa 5: MARINA DI CAMPO - RIO MARINA
Dopo colazione prenderemo l’autobus, che ci riporterà al capoluogo elbano. Da Portoferraio, prenderemo poi un secondo bus in direzione Rio Marina, un tempo considerata la Capitale del Ferro. Il tempo di sistemarci nelle stanze dell’hotel e partiremo alla scoperta del litorale più a est dell’Isola d’Elba, il più vicino alla costa italiana. Saremo sorpresi di osservare un paesaggio totalmente diverso rispetto a quello chiaro e granitico della costa occidentale. Il versante orientale dell'isola, denominato Costa che brilla, è infatti caratterizzato dalla presenza delle ex miniere di ferro, che fino agli anni ’80 venivano utilizzate per l'escavazione e il trasporto del minerale ferroso che, ancora oggi, con il suo luccichio e la classica colorazione rossastra, ne caratterizza un po' tutto il territorio. Attraverseremo varie spiagge di ciottoli e sabbia scura, ancora poco frequentate dal turismo di massa. Individuata quella che ci ispirerà di più, non esiteremo a dedicarci allo snorkeling e a qualche bella nuotata. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio, cena e pernottamento.
Dislivello: 200 m – Lunghezza: 9 km – Durata: 5:00 ore
7° GIORNO: RIO MARINA - NAREGNO
Dopo un paio di giornate più soft, è giunta l’ora di riprendere il cammino. Lasceremo Rio Marina, salendo e addentrandoci all’interno del parco minerario elbano fino all’eremo di Santa Caterina. In seguito a misteriose e miracolose apparizioni della Santa, l’eremo divenne luogo di pellegrinaggio, visitato in particolare dai marinai in segno di ringraziamento per i pericoli scampati in mare. Oggigiorno, l’eremo a è sede dell'Orto dei Semplici, un vero e proprio Museo vivente dedicato alle piante spontanee e coltivate dell'Arcipelago Toscano. Ci ritroveremo ancora una volta a percorrere un tratto molto panoramico della GTE, sulle creste del Monte Strega e del Monte Capannello.
Un’altra deviazione ci porterà al cospetto della più antica e suggestiva fortificazione di tutto l’arcipelago: il Castello del Volterraio. Visibile da ogni punto dell’isola, il castello di origini etrusche, ampliato poi dai Pisani, è una delle poche fortezze elbane mai espugnate dai pirati turchi, che nel corso dei secoli razziarono più volte l’Elba. Ripreso il sentiero principale, ci aspetterà un tratto di discesa che ci condurrà fino al centro di Porto Azzurro. Ultimi km lungo la costa e raggiungeremo la bella spiaggia di Naregno, dove pernotteremo.
Dislivello: +650 m/-640 m – Lunghezza: 20,5 km – Durata: 8:00 ore
8° GIORNO: NAREGNO - MINIERE MONTE CALAMITA - CAPOLIVERI
La nostra ultima giornata di trekking ci porterà a percorrere uno dei sentieri più belli e panoramici del Comune di Capoliveri, affacciato su tutta la costa del promontorio del Monte Calamita. Impossibile non notare l’impronta lasciata dall’uomo sul paesaggio: ci troviamo infatti nei pressi delle ex miniere a cielo aperto più importanti della zona, dedicate all’estrazione della magnetite. Il territorio brullo è profondamente segnato dalle attività estrattive ed è caratterizzato da massi luccicanti, con venature azzurre e verdi che tagliano trasversalmente il territorio. Avremo poi la possibilità di visitare il Museo della Vecchia Officina, ospitato all’interno dell’ex officina meccanica della miniera, in cui si trovano numerosi reperti originali relativi alla vita e alle tradizioni cavatorie del Monte Calamita.
Termineremo il nostro viaggio a Capoliveri, da dove prenderemo il bus per Portoferraio e faremo ritorno a casa, portando con noi il dolce ricordo dei passi, accompagnati dal blu intenso del mare e dal verde della macchia mediterranea.
Dislivello: +450 m/-350 m – Lunghezza: 16 km – Durata: 6:30 ore
treno o mezzi propri per Piombino.
Nella zona portuale di Piombino si trovano vari parcheggi custoditi a pagamento
Per prendere il traghetto per l'Isola d'Elba, sia arrivando da Nord che da Sud, si deve raggiungere il porto di Piombino, dove è presente la piccola stazione ferroviaria di Piombino Marittima e la stazione degli autobus, entrambe situate di fronte agli imbarchi dei traghetti.
NB. inserire come stazione di arrivo Piombino Marittima (e non Piombino).
Alcune linee del treno, invece di arrivare a Piombino Marittima, terminano la corsa a Campiglia Marittima, dove è necessario fare un cambio treno o prendere un autobus che in soli 20 minuti porta a Piombino Marittima (con una fermata presso la Stazione Centrale di Piombino).
La partenza degli autobus è presso il piazzale antistante la Stazione dei treni di Campiglia Marittima.
Per conoscere gli orari degli autobus in tempo reale si deve consultare il sito della Compagnia di trasporti Tiemme
Il biglietto ferroviario comprende anche il collegamento Campiglia - Piombino in autobus. Il costo del biglietto per la sola tratta in autobus è di 2,10 euro (solo andata) e 3,00 euro se acquistato a bordo.